Anche quest'anno il 28 aprile, come ogni anno, in tutto il mondo ricorre la "Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro".
La Giornata è stata istituita nel 2003 dall'ILO, l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, un'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne, con l'obiettivo di mantenere elevata l'attenzione dei cittadini e delle istituzioni sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, sottolineando l’importanza della prevenzione degli infortuni.
Quest’anno il tema principale della giornata riguarderà la salute e la sicurezza dei lavoratori nell'uso degli agenti chimici.
Per l'occasione l'ILO ha preparato un interessante rapporto dal titolo "Salute e Sicurezza nell'utilizzo di prodotti chimici sul lavoro"
Il documento si sofferma inizialmente sulla definizione di "prodotto chimico" e sulla natura dell'uso di tali agenti nei luoghi di lavoro, quindi precisa come l'utilizzo di tali prodotti possa avere un duplice effetto in termini di pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori ad essi esposti in maniera diretta o indiretta, determinando:
- effetti su tutti i sistemi del corpo umano, quindi rischi per la salute dei lavoratori;
- pericoli fisici, cui sono direttamente riconducibili rischi per la sicurezza dei lavoratori.
Per far fronte a tali problematicità e limitare i rischi per tutti i soggetti esposti è necessario agire su un livello nazionale e su un livello locale ossia di impresa.
Sul piano nazionale l'Organizzazione Internazionale del Lavoro individua la necessità di predisporre un sistema di Salute e Sicurezza sul Lavoro che includa:
- leggi e regolamenti e, se necessario, accordi collettivi per la corretta gestione dei prodotti chimici;
- meccanismi di identificazione e verifica della conformità giuridica, inclusi i sistemi efficaci di ispezione in materia di SSL;
- misure di valutazione e di gestione del rischio;
- cooperazione tra la dirigenza e i lavoratori e i relativi rappresentanti nell'attuazione delle misure pertinenti in materia di SSL riguardanti l'uso dei prodotti chimici sul lavoro;
- offerta di servizi sanitari aziendali;
- un meccanismo adeguato per la registrazione e la notifica di incidenti e malattie connessi all'attività lavorativa;
- azioni di sensibilizzazione, condivisione delle informazioni sulla SSL e formazione relativa alle misure di sicurezza riguardanti l'uso dei prodotti chimici sul lavoro;
- collaborazione tra i ministeri del Lavoro, della Salute e dell'Ambiente.
Sul piano locale/aziendale è invece necessario procedere attraverso l'attuazione dei seguenti step:
- identificazione dei prodotti chimici;
- classificazione dei pericoli/etichette e schede di dati di sicurezza;
- determinazione delle potenziali esposizioni sul luogo di lavoro;
- valutazione del rischio;
- identificazione delle misure di controllo sulla base della valutazione del rischio;
- attuazione dei controlli, valutazione dell'efficacia e mantenimento del livello di protezione.
Inoltre numerosi progressi sono stati realizzati sul piano internazionale, attraverso:
- l'introduzione del "Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche" (GHS);
- la realizzazione del progetto ICSC (Schede internazionali di sicurezza delle sostanze chimiche) che ad oggi annovera nel proprio database circa 1700 schede tradotte in 16 lingue diverse;
- la pubblicazione del regolamento REACH concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche.
Consulta il testo intergrale del rapporto "Salute e Sicurezza nell'utilizzo di prodotti chimici sul lavoro"