impiantistaCon l'introduzione delle procedure standardizzate per la valutazione dei rischi sono numerose le Aziende Sanitarie Locali che si sono attivate per produrre delle guide per la redazione di tali documenti rivolte a micro-aziende dei più disparati settori produttivi. Pertanto dopo la pubblicazione di alcune guide rivolte a panifici ed acconciatori è questa la volta delle attività di installazione di impianti tecnologici.
La guida prodotta dall'Azienda USL 1 di Massa Carrara è rivolta alle imprese che intervengono su impianti tecnologici (ad esempio idro-termici-sanitari, frigoriferi, fotovoltaici,antenne, condizionamento e climatizzazione dell’aria) effettuando sia nuove installazioni che manutenzioni ordinarie e straordinarie.

Il primo step necessario ad un qualsiasi processo di valutazione dei rischi è sempre quello dell'analisi del ciclo produttivo; ed è propio in questo che il documento prodotto risulta di estrema utilità per il datore di lavoro che, in ottemperanza alla vigente normativa in materia di sicurezza sul lavoro, è chiamato a predisporre il Documento di Valutazione dei Rischi aziendale.

Infatti il documento proposto, dal titolo "procedure standardizzate per la valutazione dei rischi nel settore dell’installazione di impianti tecnologici", propone un'attenta suddivisione del ciclo lavorativo in fasi e procede ad un'accurata descrizione delle stesse. Le fasi individuate sono le seguenti:

  • attività di sopralluogo presso il cliente (civili abitazioni e/o terziario);
  • attività di magazzino e carico / scarico materiale da automezzi
  • attività di officina (Riparazione/Manutenzione/Pulizia di attrezzature di lavoro conto terzi presso la sede)
  • conduzione automezzi
  • attività di installazione / realizzazione nuovi impianti e manutenzione presso il cliente (civili abitazioni e/o terziario).

Quindi è proposta, coerentemente con quanto previsto dal modulo n.2 della procedura standardizziata, una identificazione delle principali fonti di pericolo che presumibilmente sono in grado di comportare un potenziale danno al lavoratore. Ovviamente tale lista non è esaustiva e dovrà essere attentamente riesmaminta ed eventualmente integrata dal soggetto preposto alla valutazione dei rischi.

La compilazione del modulo n.3 è invece completamente lasciata al lettore, poichè, ovviamente, le misure di prevenzione e protezione da adottare per la mitigazione dei rischi sono estremamente variabili.

Un interessante contributo invece è fornito dalla "modulo di sopralluogo". La fase di sopralluogo, infatti, non ha solo la funzione di poter redigere dei congrui preventivi economici, ma ha un elevata rilevanza per la pianificazione degli interventi successivi e quindi per la pianificazione della misure di prevenzione e protezione da adottare per il particolare lavoro facendo particolare attenzione al rischio di caduta dall'alto.

A tal fine risulta importante prevedere, già dalla richiesta di intervento, la tipologia di lavoro da eseguire, in particolare per quanto concerne le condizioni che caratterizzano il luogo, come:

  • disponibilità della documentazione tecnica (fascicolo tecnico dell'edificio, progetti, certificazioni, ecc.)
  • accessibilità del luogo di intervento;
  • requisiti strutturali dell'edificio, accessibilità, resistenza solai, presenza aperture nel vuoto, lucernari, ecc..

Tali informazion dovranno essere quindi verificate dall'incaricato del sopralluogo, il quale senza accedere alle coperture degli edifici o in luoghi sopraelevati in assenza di opere provvisionali o dispositivi di protezione che proteggano dalla caduta dall’alto, dovrà compilare l'apposito modulo predisposto e dovrà valutare il rischi caduta dall'alto prendendo in esame:

  • fascicolo tecnico dell'edificio;
  • sistemi di accesso alla copertura o in quota;
  • praticabilità della copertura;
  • presenza di opere provvisionali (ponteggio ecc);
  • presenza punti di ancoraggio.

Tali informazioni inoltre saranno necessarie altresì pre la predisposione, nel caso di lavori ricadenti nel titolo IV del testo unico sulla sicurezza sul lavoro, del Piano Operativo della Sicurezza (POS).

Leggi il testo integrale del documento "procedure standardizzate per la valutazione dei rischi nel settore dell’installazione di impianti tecnologici"