rischio biologico ambulatoriCon la pubblicazione del documento dal titolo "Il rischio biologico negli ambulatori "Prime cure" INAIL Proposta di valutazione attraverso una metodologia integrata" la Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione dell’ Inail si propone di introdurre un algoritmo per la valutazione del rischio biologico all'interno di quelle strutture sanitarie in cui sono fornite le prime cure ambulatoriali.

Il metodo di valutazione proposto si articola in tre diverse fasi successive:

  1. indagine e raccolta di dati, relativi ad ambienti, attività e procedure di lavoro, che abbiano un impatto sul rischio in esame;
  2. inserimento dei dati in un algoritmo di valutazione del rischio, che fa riferimento al metodo “a matrice” per la valutazione semi quantitativa dei rischi per la salute dei lavoratori;
  3. individuazione e pianificazione delle ulteriori misure di prevenzione e protezione da attuare per il miglioramento delle prestazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

Se da un lato la determinazione del livello potenziale di danno (D) è "semplicemente" determinabile considerando l'agente patogeno e le singole modalità di trasmissione per il singolo gruppo omogeneo, più complessa è la determinazione della probabilità di accadimento che tiene in conto fattori quali:

  • grado di contaminazione presunta ossia la carica microbica totale associabile alla specifica fonte di rischio;
  • affluenza di pazienti agli ambulatori;
  • frequenza delle operazioni a rischio biologico;
  • caratteristiche strutturali degli ambienti di lavoro;
  • presenza di procedure operative /Buone Pratiche;
  • la predisposizione ed il corretto utilizzo di dispositivi di protezione individuale;
  • la formazione dei lavoratori.

Consulta il testo integrale del documento "Il rischio biologico negli ambulatori "Prime cure" INAIL Proposta di valutazione attraverso una metodologia integrata"

{tortags,121,1}